VERA MERCER

Il giusto mix tra estetica rinascimentale e tecniche di stampa digitale

Dopo aver sposato Daniel Spoerri, Vera Mercer ha aderito, negli anni Sessanta, alle avanguardie artistiche cogliendo, di volta in volta, l’espressione migliore di alcuni personaggi dell’ambiente parigino come Marcel Duchamp, Robert Filliou, Niki de Saint-Phalle, Jean Tinguely oltre allo stesso Spoerri. Fu nel contesto del vecchio mercato coperto di Parigi che l’autrice ha incontrato per la prima volta un tema a lei caro: il prodotto alimentare animale o vegetale come la carne e il pesce, la frutta e la verdura; il tutto messo in vendita sopra le bancherelle e posizionato alla maniera delle nature morte firmate dal Caravaggio. (…)

La mostra su un ampio corpus dei lavori di Vera Mercer è stata curata da Matthias Harder e da Alessio Curto, direttore di Juliet photo magazine, ente patrocinatore di Triestèfotografia.